Le meraviglie del Campo del Punto Zero

Articolo tratto dalla rivista Scienza e Conoscenza 51 anno 2015

dott. Vincenzo Primitivo

ImmagineIl Campo del Punto Zero rappresenta oggi una realtà speculativa con una grande portata di cambiamento e innovazione, indagata e divulgata al grande pubblico da menti brillanti e ricercatori indipendenti quali, ad esempio, Lynne McTaggart ed Erviz Laszlo. Tutti gli studi più attendibili confermano la presenza di questo enorme database cosmico, all’interno del quale sono contenute tutte le informazioni che riguardano sia l’universo in generale che l’essere umano in particolare. Esso è stato arricchito da tutte le esperienze che l’uomo ha vissuto sulla terra sin dalla sua origine, le scoperte effettuate, le conoscenze che ha avuto modo di fare, le relazioni con i suoi simili, sia quelle che lo hanno arricchito da un punto di vista culturale sia quelle che lo hanno portato al conflitto con essi, i traumi che ha vissuto, i lutti che ha affrontato: tutta la storia dell’umanità con le sue memorie è registrata a livello del campo quantico. Il campo svolge un ruolo fondamentale nei processi di evoluzione dell’individuo proprio perché rappresenta una sorta di vecchio saggio che ha accumulato un enorme esperienza nel corso della sua vita e i cui consigli sono preziosi per le nuove generazioni. Poter attingere ad esso significherebbe evitare il ripetersi di errori già compiuti e, al contempo, potrebbe essere una risorsa dalla quale attingere linee guida per nuovi comportamenti: avremmo a disposizione una sorta di patrimonio collettivo del genere umano al quale poter far costante riferimento nei momenti di necessità. Le informazioni contenute nel Campo del Punto Zero guidano la nostra vita e spesso indicano la strada o la soluzione migliore. Ma come riuscire a entrare in contatto con esse?

Entrare in contatto con il Campo del Punto Zero

La possibilità di accedere a queste enormi ricchezze è stato ed è uno dei doni che possiedono i grandi saggi della storia dell’uomo: la loro grandezza è caratterizzata dal fatto che grazie alle loro straordinarie capacità sono in grado in qualsiasi momento di attingere a queste esperienze, fare tesoro di queste informazioni e trarne dei benefici per il bene e la salute comuni. Oltre ai gran-di personaggi dalle capacità innate, innumerevoli sono stati i tentativi da parte dell’uomo di poter comunque accedere al campo quantico: la meditazione per esempio rappresenta una delle modalità più conosciute e più diffuse. Attraverso la meditazione possiamo indurre una coerenza di vibrazione innanzitutto a livello cerebrale, coerenza che si diffonde poi in tutto il corpo: quanto più le cellule, i tessuti, gli organi dell’uomo vibrano in maniera sincrona tanto più egli è in grado di accedere al campo del punto zero.
Rottura della simmetria e creazione di ordine quantistico
Potremmo definire il funzionamento del nostro cervello come un Modello Dissipativo Quantistico: un sistema cioè in costante contatto con l’ambiente che lo circonda, ambiente nel quale il cervello immette informazioni e dal quale riceve informazioni. Per mettere il cervello nella condizione di ricevere informazioni dal vuoto quantico dobbiamo indurre in esso uno stato di vibrazione coerente: il primo passaggio è quindi quello di determinare, a livello cerebrale, un ordine e per far questo abbiamo la necessità di rompere la simmetria esistente (intendendo in fisica per simmetria uno stato nel quale gli elementi non riescono a distinguersi gli uni dagli altri, la simmetria quindi è sinonimo di indistinto). In questo tipo di modello l’introduzione di uno stimolo esterno rompe la simmetria del sistema producendo un ordine creato, basato e alimentato da un’oscillazione quantistica coerente del sistema stesso; la caratteristica principale che deve avere questo stimolo esterno è possedere esso stesso una coerenza, affinché possa indurre una coerenza di fase. Un fascio di luce generato da una normale lampada in genere non è coerente perché i fotoni di questo fascio hanno fasi arbitrarie. Nella Cromopuntura secondo Peter Mandel, invece, i fotoni emessi hanno tutti la stessa fase, quindi essa funziona perché i fotoni emessi, essendo coerenti, induco-no per risonanza, nei sistemi biologici, un’oscillazione in fase-coerente. La coerenza di fase dei fotoni emessi da una penna di Cromopuntura conserva nel tempo potenza, caratteristiche e focalizzazione senza diffondersi, come accade a un raggio di luce non coerente. Il fotone entra nella materia eccitando un atomo, dopo un po’ ne va a eccitare un altro e via dicendo: a un certo puntosi creerà attorno all’atomo un campo elettromagnetico di risonanza in grado di attrarre atomi ad esso vicini. Questo porterà tutti gli atomi di questo network a perdere la loro indipendenza e a vibrare in modo ritmico e coerente fra loro. All’interno di questa regione, grazie al fatto che gli atomi vibrano insieme a un ritmo coerente, ulteriore energia fornita dall’esterno si potrà immagazzinare ancora più facilmente, energia che poi porterà informazione alle varie molecole attivandole da un punto di vista biochimico.

Il colore induce vibrazione cerebrale coerente

Grazie agli studi del Stuart Hameroff sappiamo come un ruolo fondamentale nella diffusione quantistica dell’in-formazione è svolto dai microtubuli neuronali: i progressi delle neuroscienze hanno conferito ad essi enorme rilevanza e ne hanno fatto i candidati idonei a supportare l’elaborazione quantistica grazie alla creazione di uno stato in cui le particelle possono alterare l’una le proprietà dell’altra, istantaneamente e a distanza. Sarebbe un po’ come considerare questi microtubuli delle autostrade dell’informazione all’interno delle cellule. Il colore, agendo su specifici punti cerebrali riflessi, influenza la tubulina, la principale componente dei microtubuli, e garantisce la trasmissione quantica dell’informazione ricevuta. Trovandosi in uno stato di coerenza quantica la tubulina può scaricare informazioni provenienti da analoghi sistemi quantici coerenti come appunto il Campo del Punto Zero (in modalità analoghe a ciò che succede durante la meditazione per esempio).Il colore crea coerenza quantica al livello dei microtubuli e questo campo quantico micro tubulare in fase di coerenza olografica assume diverse funzioni:- monitora l’ambiente esterno all’interno del quale l’individuo è inserito e scarica dati funzionali alla salva-guardia e al mantenimento del benessere dell’ambiente cellulare interno;- monitora l’ambiente cellulare interno, verifica il suo stato di benessere (alto grado di coerenza) o malattia(basso grado di coerenza), controlla che la comunica-zione fra i vari distretti cellulari sia adeguata e dinamica;-permette il trasferimento delle informazioni a tutte le cellule dell’organismo e indirizza questi dati su regioni specifiche del DNA, affinché sia creata una realtà coerente con il programma specifico derivante dal Campo. Il colore agisce anche sulle onde gamma cerebrali: queste onde, comprese fra 30 e 80 Hz, sono collegate ai massimi rendimenti, a una forte focalizzazione e a esperienze mistico-trascendenti. Sembra che esse siano la frequenza del comando superiore del cervello e rendano possibili percezione e conoscenze superiori. Si ipotizza che proprio la frequenza gamma svolga un ruolo fonda-mentale come datore di impulsi coerenti e crei una “sin-tesi olografica” delle informazioni provenienti da tutti distretti cerebrali. Abbiamo compreso come la Cromopuntura, creando coerenza di fase, facilita l’accesso alle informazioni con-tenute nel campo quantico. Ma quali sono le aree cerebrali sulle quali andremo ad agire principalmente?

I due cervelli e il loro collegamento con il Campo

Gli studi del professor Gershon della Columbia University ci hanno permesso di scoprire come all’interno del nostro intestino venga prodotto il 90% della serotonina, il neurotrasmettitore responsabile della regolazione del tono dell’umore, questo è il motivo per cui oggi si parla di cervello addominale; esso è in diretto contatto olografico con la parte anteriore del nostro cervello cefali-co dove si trova un alveo di raccolta degli input provenienti dal cervello addominale stesso. Le informazioni provenienti dal campo quantico raggiungono il cervello addominale, vengono qui rielaborate (come prima cosa percepiamo il contenuto emotivo delle informazioni) e successivamente inviate al cervello cefalico per essere comprese anche da un punto di vista cognitivo-razionale. A questo punto le informazioni tornano al cervello addominale e poi ancora su e ancora giù in un meccanismo di reciproca co-informazione olografica. Questo flusso costante e dinamico di informazioni fra i “due cervelli” fa sì che tutti gli input che arrivano dal campo quantico siano costantemente analizzati sia da un punto di vista emotivo sia da un punto di vista razionale. Diventa quindi fondamentale armonizzare e coordinare i due cervelli fra loro. In anni di ricerca l’Istituto Internazionale Peter Man-del ha localizzato sulla cute, precisamente all’altezza Gli studi del professor Gershondella Columbia University ci hanno permesso di scoprire come all’interno del nostro intestino venga prodotto il 90% della serotonina, il neurotrasmettitore responsabile della regolazione del tono dell’umore, questo è il motivo per cui oggi si parla dicervello addominale della ottava vertebra toracica, dei punti di regolazione olografica in grado di alimentare e mantenere costante lo scambio dinamico di informazione fra i due cervelli: irradiarli con la frequenza dell’ultravioletto sarà il primo passo per meglio integrare nelle aree cerebrali i dati pro-venienti dal campo quantico .Il passo successivo sarà quello di armonizzare gli scambi informativi fra la parte anteriore del cervello, che ha appena ricevuto l’input dal cervello addominale, e la parte posteriore; in questo caso utilizzeremo due punti localizzati sulla sommità del cranio affiancando alla sfumatura dell’ultravioletto quella dell’infrarosso. Agire sulla parte pre-frontale del cervello sarà particolarmente importante perché essa svolge anche un’azione di sintesi delle informazioni provenienti dall’emisfero cerebrale Destro e da quello sinistro rendendo possibile un’immagine di sé congrua e unificata, il senso di chi siamo, della nostra identità. L’ultimo passo sarà la regolazione dell’amigdala, questa la porzione del sistema limbico deputata a conferire una sfumatura emotiva ai nostri ricordi: la sua regola-zione diventa di primaria importanza nei processi di integrazione delle emozioni. I punti ad essa collegati sono situati nella parte anteriore del cranio subito dietro le sopracciglia.

Colore ed evoluzione

La regolazione di tutti questi punti collegati ad aree cerebrali ben precise attraverso il colore ha l’obiettivo di creare sia le condizioni fisiche che quelle filosofiche per avere un terreno predisponente all’accettazione delle informazioni provenienti dal campo quantico: anche da un punto di vista filosofico, l’equilibrio fra emozione razionalità è una condizione fondamentale per creare coerenza nell’uomo. L’equilibrio fra sentimenti e pensieri acquisisce un ruolo determinante nella nostra vita: i suggerimenti, gli stimoli, le intuizioni provenienti dal campo del punto zero verranno prima recepiti più facilmente e poi gestiti in maniera adeguata. Nel nostro percorso esistenziale non ci limiteremo a prendere solo delle decisioni di pancia o solo delle decisioni di testa, come avverrebbe se cervello addominale e cervello cefalico fossero scollegati fra loro, ma integreremo i due aspetti. Grazie all’equilibrio raggiunto con il colore, la Luce proveniente dall’Alto ci indicherà non solo la strada che è più affine alle nostre emozioni e ai nostri desideri, ma anche la maniera più assennata per percorrerla.