Il dolore come patologia

Dott.ssa Emma Zonato

Psicologa e Naturopata specializzata in cromo puntura secondo il metodo scientifico di Peter Mandel[1], ideatore di tale tecnica terapeutica, mi trovo quotidianamente a dover far fronte al dolore psicosomatico, attraverso la pratica preventiva.

Questa tecnica innovativa parte dall’antico studio della medicina cinese[2] e trova parte del suo scopo nella reinterpretazione di termini antitetici come: “vuoto-pieno” [3], e nella loro successiva attualizzazione attraverso tematiche più specifiche, comprensibili per la nostra mentalità e coerenti con la medicina occidentale contemporanea.

La cromo puntura si serve dei punti terminali dei meridiani[4] considerandoli come punti di contatto sulla pelle sui quali andare a provocare dei leggeri stimoli per emettere energia o decongestionare blocchi energetici in caso di fasi acute di dolore. La mappatura di tali punti si trova scritta sulla pelle stessa.

Anche secondo la Medicina contemporanea, sulla nostra pelle sono leggibili gli impulsi trasmessi dalla nostra coscienza profonda. Trovare e interpretare questa sorta di trama scritta sulla pelle per poi tradurla in terapie di regolazione è il compito principale di ogni terapeuta che usi la pelle come strumento diagnostico.

Le argomentazioni reperibili nelle pubblicazioni di medicina relative al dolore e alle malattie dolorose sono argomenti non ancora ben codificati, in quanto i processi di indagine subiscono continue evoluzioni e viene lasciato ai ricercatori il compito di indagare scientificamente ed eventualmente sperimentare empiricamente le nuove possibilità terapeutiche.

Cromo puntura per un problema senza risposta

La storia dell’uomo è strettamente legata a quella del dolore nelle sue molteplici manifestazioni: Filosofi, pensatori, medici, religiosi, psicologi e sociologi da sempre si chinano su questo problema che appartiene all’uomo in quanto realtà intrinseca alla natura umana.

Il dolore è ancor oggi uno dei più frequenti motivi, se non il più frequente, che porta il paziente dal medico. L’immanenza del dolore somatico appare tuttavia, per l’uomo, altrettanto certa quanto la mancanza di una sua univoca spiegazione che sappia motivare perché e come soffre. L’interesse volto allo studio della natura e del significato del dolore fisico presenta retaggi molto antichi e intere generazioni di studiosi hanno cercato di fornire un chiarimento a questa tematica esistenziale che investe l’esperienza quotidiana di ogni età.

Della tematica esistenziale in questione, con la cromo puntura, si sono sondati gli aspetti biologici, anatomico-funzionali, neurofisiologici, biochimici e psicologici.

La Cromopuntura non è un’evoluzione dell’agopuntura, bensì una tecnica differente che parte dallo stesso principio e dallo stesso studio di ricerca, oggi scientificamente provato. Spostando l’attenzione dal concetto di energia a quello di informazione, il ricercatore Peter Mandel ha aperto alla medicina energetica orientale nuove possibilità diagnostico-terapeutiche traducendone, nel contempo, le antiche conoscenze in termini più consoni alla cultura dell’occidente contemporaneo. Questa tecnica innovativa ha oggi una vasta casistica clinica e può vantare importanti successi terapeutici e numerosi riconoscimenti in ambito accademico.

L’idea che sotto forma di luce, e in particolare di colori, sia possibile veicolare, attraverso i meridiani dell’agopuntura, non tanto energia quanto piuttosto informazione, ha trovato oggi un valido fondamento scientifico nella teoria dei biofotoni del fisico tedesco Fritz – Albert Popp.

 

 

Anatomia del dolore

Gli anatomici hanno descritto molto bene la struttura degli apparati periferici nervosi di ricezione, e se sulla morfologia di queste informazioni non esistono sostanziali dissensi, ben lontano appare tuttora l’accordo sulla loro specificità funzionale. Pare comunque accettabile il principio che stimoli di natura fisica, umorale e nervosa modifichino in modo aspecifico l’attività dei recettori periferici, sovvertendo così il concetto che attribuiva ad ogni tipo di recettore la funzione di trasmettere stimoli specifici e differenziati. L’intensità e la natura dello stimolo sarebbero cioè in grado di determinare una “modulazione” degli impulsi trasmessi dal recettore e, grazie a questa, tali impulsi verrebbero così percepiti e distinti in stimoli di natura tattile, termica o dolorifica.

Psiche – malattia – dolore

Attualmente si assiste ad un aumento delle malattie croniche delle quali si conoscono soltanto i sintomi e non la causa, perché tutto comincia nel “sottile”, nel nostro “interno” più profondo. Questo termine “sottile” viene usato per descrivere l’informazione che coincide con gli impulsi animici esistenti dentro di noi. Dunque quando si fa uso dell’espressione “dal sottile al pesante” si intende letteralmente dagli strati più profondi della nostra coscienza alla reazione fisica”. Da una parte descriviamo questa “reazione” come: gioia, benessere, malinconia, dispiacere ecc.; dall’altra la colleghiamo alla malattia e al dolore.

Con il termine “psiche” si intendono anche tutte le sollecitazioni inconsce, le emozioni e i sentimenti e non soltanto la “psiche personale” diretta verso l’esterno. Pertanto La malattia e il dolore devono essere considerati e diagnosticati sempre in relazione alla doppia funzione interiore ed esteriore della psiche. I concetti che rappresentano la “totalità” sono: informazione – energia – materia. Informazione ed energia, due concetti diversi nella loro essenza, che comunque sono presenti contemporaneamente e inseparabilmente nel nostro spazio vitale. Senza informazione ed energia non ci sarebbe la materia e quindi neppure il nostro essere fisico.

[1] Peter Mandel è un terapeuta e relatore conosciuto a livello mondiale, che tiene conferenze e seminari in tutta Europa, negli Stati Uniti, in India, in Giappone, in Cina, in Australia e lavora con molti istituti e scienziati famosi, come ad esempio l’Università cinese Hangzhou e il Prof. Dr. F. A. Popp studioso dei biofotoni. Peter Mandel è dottore honoris causa in “Medicina Alternativa” in Alma-Ata, membro onorario dell’Accademia di Medicina Olista della Fondazione Grieshaber e membro fondatore e vicepresidente dell’”Akademie für Medizin und reformierte Heilweisen e.V.” fondata nel 1997 a Worms..

[2] MTC Medicina Tradizionale Cinese è annoverata tra le medicine non convenzionali e si ritiene costituisca il più antico sistema medico conosciuto.

[3] Secondo l’anatomia cinese, il corpo umano e strutturato in cinque organi pieni (cuore, polmoni, reni, milza-pancreas, fegato) e cinque organi viscerali o vuoti (intestino crasso, stomaco, intestino tenue, vescica, cistifellea).

[4] Per la MTC nel corpo umano scorre incessantemente una forza chiamata Qi attraverso invisibili linee di scorrimento, i meridiani, che presiedono alla circolazione dell’energia del corpo umano.