Il modello di base degenerativo

La trinità dei modelli di base termina con il concetto di “degenerazione” con cui in primo luogo non intendo gli aspetti distruttori del tessuto. Per la Medicina Esegetica c’è in primo piano l’idea di “rigidezza, ristagno, stasi”, la perdita del dinamismo vitale. La strada che percorre una persona ammalata io l’immagino partire dai disturbi funzionali, passare per la reazione ed arrivare poi alle strutture degenerative.
Dal punto di vista diagnostico e terapeutico il concetto “degenerazione” rappresenta un punto terminale dello sviluppo. Da qui, poi, sono reali le tendenze alla distruzione, perché è andata persa la capacità di regolazione. Si tratta quindi di ritrovare la “via del ritorno”, cioè portare le strutture rigide della “reazione”. Molto presto la Medicina Esogetica si è confrontata dal punto di vista terapeutico con questo semplice fatto. Oggi per me vale la frase che è tanto facile quanto normale: dobbiamo orientarci verso le cause se vogliamo mettere in movimento le strutture degenerative.
La strada che porta alle cause di una malattia è sempre difficile perché per via dell’individualità ci sono tante cause quante sono le persone. Il denominatore comune che permette il concetto di “individualità” si chiama “conflitto”.
Quindi il nostro compito è di avvicinarci più possibile allo scatenatore di una malattia, di qualunque tipo essa sia, per rimettere in moto il comportamento reattivo e la capacità di regolazione. Solo così può essere possibile riportare al necessario dinamismo le strutture rigide e gli aspetti distruttori ad esse legati. Osserviamo queste idee dapprima in relazione con il corpo, la psiche e lo spirito.

1. Aspetto fisico

Qui troviamo processi distruttivi, la capacità reattiva del corpo è particolarmente indebolita. Così in caso di strutture degenerative dell’intera irradiazione si avranno sovraccarichi generalizzati, ad esempio reumatismi, artrosi, irregolarità cerebrali fino alle malattie che distruggono la vita coma ad esempio il tumore. Anche tutte le malattie sistemiche, però, rientrano nel concetto “degenerativo”.

2. Aspetto psico-animico

L’espressione “indurimento o incrostazione delle strutture degenerative” si riferisce soprattutto allo stato dell’anima della persona. “Non riuscire a staccarsi dalle cose passate” e i conflitti psichici che rimangono sempre uguali impediscono il dinamismo delle strutture viventi. La psiche rivolta all’esterno è costantemente sotto pressione per la percezione alterata del mondo esterno e non riesce più a liberarsi.

3. Aspetto spirituale

La vita non può evolvere ulteriormente perché non si riesce a riconoscere né a sciogliere i modelli emozionali. In queste persone la manifestazione conflittuale è particolarmente elevata. In primo piano vi è “l’attaccamento al momento attuale”. Non si ascolta più l’impulso spirituale del movimento in avanti. Quest’ultimo aspetto è il problema più grande per l’impiego delle terapie e per la scelta di trattamenti efficacy.

La combinazione di base degenerativa della cromopuntura

Indicazioni:
tutti i blocchi energetici, le stasi della reazione, le malattie croniche e le alterazioni degenerative del tessuto.La terapia deve essere fatta nella sequenza dei punti indicata. Il tempo dell’irradiazione è di circa 20-30 secondi. L’impulso terapeutico è rafforzato dalla precedente stimolazione dei punti con gli impulsi piezoelettrici. In caso di reazioni negative si termina il trattamento del punto e si passa a quello successivo.

 viso

Primo passo:
1 > “seno mascellare”: rosso nella membrana mucosa tra il 4. e il 5. dente sulla cresta ossea
Indicazioni > intossicazioni focali, relè delle emozioni, relazione con gli organi del bacino e con i disturbi della sessualità in senso psicologico profondo.

Secondo passo:
2 > VC 2 – 2 dita traverse sopra il margine della sinfisi sulla mediana: rosso
Indicazioni > a livello esogetico tutti i sovraccarichi occipitali, relazione con il midollo allungato
3 > stomaco 27 – 2 dita traverse dall’ombelico e 4 DT vero il basso: rosso
Indicazioni > secondo Bachmann: stipsi, diarrea spasmi gastrici, ristagni nel bacino complesso sintomatico di Roemheld
4 > Tschrong Mo – punto Zenit del triangolo VC 3 e S 27: rosso (turchese)
Indicazioni > regolazione del freddo e del caldo, cefalee, sovraccarichi degli organi del bacino, disturbi cardiaci, insonnia
5 > Stomaco 25 – 2 DT accanto all’ombelico: giallo (viola)
Indicazioni > punto d’allarme dell’intestino crasso secondo Bachmann: stipsi, intestino irritabile, coliche, meteorismo, stasi portale aspetto esogetico: principio femminile, sovraccarichi della nuca

schiena

Terzo passo:
Indicazioni > irrorazione sanguigna del bacino, decongestione cefalica e soprattutto del campo del viso, sovraccarichi delle cavità cefaliche
7 > VG 2 – all’inizio della piega anale (adenoipofisi): rosso
Indicazioni > secondo Bachmann: malattie febbrili senza sudorazione, prurito anale, emorroidi, polipi rettali, disturbi reumatici della colonna vertebrale, lombalgia
8 > V 31 – sopra il primo foro sacrale: rosso
Indicazioni > secondo Bachmann: ondate febbrili, dismenorrea, disturbi reumatici, lombari – osso sacro, emicrania urogenitale.