Cromopuntura in odontoiatria

In un mondo odontoiatrico,e non solo, che, causa l’aspetto negativo della globalizzazione, si sta sempre di più “supermercatizzando” credo sia indispensabile e costruttivo orientarsi nella direzione opposta che permetta una visione decisamente più moderna del paziente visto nella sua unicità ed esclusività.

Il mio approccio terapeutico quindi, in sintonia con questa visione olistica, mi permette di elaborare la prestazione che meglio si adatta alle problematiche odontoiatriche estetiche o restaurative, ma anche di riportare il paziente in uno status di indispensabile equilibrio psico-fisico generale .

Per meglio comprendere quanto osserveremo poi è necessario introdurre alcuni semplici concetti base.

In primis considereremo come unità funzionale gli odontoni vale a dire quell’insieme composto da dente, processo alveolare e legamento parodontale che, inseriti all’interno delle ossa mascellari, occupano un ruolo estremamente importante nella struttura craniale e che risultano funzionalmente collegati a diversi organi e strutture.

La reazione focale, spesso creata da denti infetti, si manifesta a distanza non solo attraverso la migrazione batterica ma anche a causa della perturbazione legata alla presenza di materiali tossici riconosciuti come estranei (quali ad esempio gli amalgami d’argento) determinando la tossicosi focale.

Dobbiamo poi rilevare con attenzione che il cavo orale è senza dubbio la zona del nostro organismo dove risiede la maggior quantità di materiali di natura tossica.

Per riassumere, quindi, possiamo puntualizzare che gli organi collegati agli odontoni possono indebolirsi a causa di una reazione focale, ma anche al contrario, che organi “deboli” possono indurre il perpetuarsi di patologie dentali.

La patologia dentale, pertanto, va inserita in un contesto molto più ampio e la conseguente valutazione diagnostica va confermata sia da un’attenta anamnesi sia da un’indagine di tipo energetico.

La DEPT (diagnosi energetica dei punti terminali) o diagnosi Kirlian è lo strumento diagnostico di cui mi avvalgo, quale insostituibile ed efficace supporto per una lettura completa ed immediata dello status di salute del mio paziente.

Per meglio comprendere come opero, adottando un approccio diagnostico e terapeutico olistico di questo tipo, qui di seguito illustrerò due casi di facile comprensione e molto esplicativi.

Il primo è quello di una paziente trentacinquenne che, nonostante la competenza di un collega che ha praticato terapia implantare con rigenerativa, per ben due volte ottiene l’insuccesso dell’impianto non integrato a livello dell’odontone 45.

La paziente così decide di rivolgersi al mio studio quando, sapendo che opero su “diversi livelli”, si sente pronta ad approfondire i retroscena che hanno causato l’insuccesso del trattamento odontoiatrico precedente.

Prima di procedere con qualunque tipo di terapia odontoiatrica, propongo una diagnosi Kirlian.

La paziente riferisce in anamnesi di problemi legati allo stomaco e all’ansia…La fotografia mi conferma tale debolezza su cui ovviamente intervengo con alcune sedute di cromo-puntura.

Una volta ristabilito l’equilibrio generale procedo con la riabilitazione implanto-protesica. Naturalmente il mio supporto farmacologico nei casi chirurgici come questo si discosta dai trattamenti tradizionali e, con il consenso della paziente, prescrivo prodotti omo-tossicologici , omeopatici e/o fitoterapici.

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Le foto finali post ritrattamento odontoiatrico mostrano l’elemento dentale in arcata ben accettato dal sistema e il controllo generale con la DEPT mi evidenzia altri aspetti su cui poter lavorare. La paziente, tuttavia, si sente molto bene e decide, quindi, di monitorare la situazione con delle sedute occasionali.

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II caso della seconda paziente presenta degli evidenti problemi a livello del gruppo frontale in particolare a carico degli incisivi superiori che fanno capo al circolo funzionale rene/vescica.
Se non conoscessi l’anamnesi (la paziente riferisce dolori frequenti nella zona renale) sarebbe sufficiente la foto Kirlian a confermare la debolezza a questo livello.
Intervengo quindi odontoiatricamente sbiancando i denti discromici e migliorando i restauri ormai incongrui. In questo caso la zona “focale” a livello degli incisivi (che non possono essere estratti per ovvi motivi di estetica) non consente un recupero definitivo del sistema generale e quindi l’unico modo per consentire alla paziente di stare bene è sostenerla periodicamente con delle sedute di cromopuntura.

Da questi due casi si evince con molta facilità quanto già prima ho riferito: le problematiche dentali non possano prescindere da un sistema generale che presenta sempre delle correlazioni evidenti e come un approccio integrato, attraverso diagnosi e terapia secondo la medicina esogetica, possa risultare tanto efficace e vincente nel consentire il recupero di un equilibrio generale difficilmente raggiungibile in altro modo.

CV  All'inizio del 2000 si avvicina con entusiasmo alla medicina naturale. Oltre a perfezionarsi in varie branche dell'odontoiatria classica integra trattamenti avvalendosi della conoscenza di odontoiatria biologica che comprendono omotossicologia, fitoterapia, posturologia,eav ecc. Dal 2008 affianca ai trattamenti convenzionali la Dept (diagnosi energetica dei punti terminali) e la cromopuntura secondo Peter Mandel che le consentono di accompagnare il paziente,che lo desidera, in un percorso di riequilibrio fisico psichico e spirituale. Nel 2012 integra il percorso di odontoiatria biologica con la dentosofia che le permette di riunire in un unico linguaggio i messaggi che arrivano dai denti e dall’intero corpo. Lavora nel propio studio dentistico di Via Arialdo , 5 a Cavenago d’Adda, un piccolo paese della Pianura Padana vicino a Lodi e a Spazio Kuà, ambulatorio di naturopatia.

CV
All’inizio del 2000 si avvicina con entusiasmo alla medicina naturale. Oltre a perfezionarsi in varie branche dell’odontoiatria classica integra trattamenti avvalendosi della conoscenza di odontoiatria biologica che comprendono omotossicologia, fitoterapia, posturologia,eav ecc.
Dal 2008 affianca ai trattamenti convenzionali la Dept (diagnosi energetica dei punti terminali) e la cromopuntura secondo Peter Mandel che le consentono di accompagnare il paziente,che lo desidera, in un percorso di riequilibrio fisico psichico e spirituale.
Nel 2012 integra il percorso di odontoiatria biologica con la dentosofia che le permette di riunire in un unico linguaggio i messaggi che arrivano dai denti e dall’intero corpo.
Lavora nel propio studio dentistico di Via Arialdo , 5 a Cavenago d’Adda, un piccolo paese della Pianura Padana vicino a Lodi e a Spazio Kuà, ambulatorio di naturopatia.