Diagnosi Energetica Dei Punti Terminali

Il primo passo: diagnosticare in modo esatto.

Topografia: Diagnosi Energetica del Punto Terminale

Topografia: Diagnosi Energetica del Punto Terminale

Anche oggi, purtroppo, si sottovaluta spesso quanto sia importante per la terapia e la salute una diagnosi approfondita e precisa. Non si tratta di fare un trattamento semplicemente in base ai sintomi, perché in fin dei conti il paziente sa già fin troppo bene “cosa c’è che non va”.

Il diagnosta scrupolose deve verificare “perché c’è qualcosa che non va”, deve quindi riconoscere la causa della sintomatologia, deve seguire a ritroso il segnale del corpo fino ad arrivare alla sua origine. Per questo lavoro è indispensabile comprendere lo stato fisico, psichico e spirituale di un paziente. Soltanto riflettendo su tutti questi aspetti e comprendendo tutti i livelli esistenti tra lo spirito e il corpo, è possibile comprendere e trattare un sintomo nel giusto modo.

Per questo primo passo la Medicina Esegetica si serve della Diagnosi Energetica dei Punti Terminali (DEPT), una combinazione della foto Kirlian e della sua topografia.

Il secondo passo è quello di riconoscere e interpretare le problematiche. Con la DEPT si può seguire a ritroso il concatenamento tra i sintomi e la loro causa. Nel momento in cui si scopre l’origine di un sintomo è possibile interpretarlo. Per questo i fenomeni dei raggi visibili sulla foto DEPT sono associati sia agli organi e sistemi fisici che agli strati della coscienza e del subconscio. Ciò avviene con l’aiuto della topografia DEPT creata da Peter Mandel. Questo metodo permette di chiarire in modo evidente le correlazioni causali tra i sintomi e la loro causa.

Il terzo passo: il programma terapeutico deve essere “fatto su misura”, perché solo così può rispondere alla situazione individuale del paziente e perciò portare alla guarigione. Dopo aver analizzato e interpretato tutte le informazioni, si formula un programma terapeutico e lo si applica al paziente.

Il quarto passo: valutazione della reazione. Dopo la terapia test si controlla e valuta la capacità reattiva del paziente e il suo modo di reagire. Con la seconda foto DEPT, confrontata con la prima, si osserva la situazione attuale e quella precedente.

Il quinto passo: determinazione della terapia definitiva. Se la terapia test viene confermata dai previsti processi di reazione visibili sulla foto DEPT, essa viene introdotta come terapia definitiva. Se, invece, i risultati non sono soddisfacenti (per cui anche questa è una validissima indicazione terapeutica), si stabilisce una nuova terapia e la si valuta.

Il sesto passo: esecuzione e controllo. La terapia definitiva e il processo e successo terapeutico sono controllati per tutta la durata del trattamento, passo dopo passo, attraverso la sequenza di altre foto DEPT.

Base di tutti i metodi esogetici

La DEPT è il primo anello della catena dei metodi esogetici e al tempo stesso l’inizio e la conclusione dell’assistenza del paziente. Nel 1973 Peter Mandel creò questo metodo diagnostico affidabile e riproducibile al quale può sottoporsi senza alcun pericolo qualsiasi persona. La DEPT fornisce spiegazioni oliste riguardo a tutte le predisposizioni e tutti i disturbi che possono causare malattie nel sistema dell’uomo.

Essa permette una rapida comprensione della situazione complessiva del paziente, affermazioni mediche rilevanti e un controllo affidabile della terapia. Così è possibile provare immediatamente e seguire qualsiasi alterazione dello stato di salute – ad esempio durante e dopo il trattamento.

Diagnosi come processo di conoscenza

Oggi la DEPT è così evoluta che una diagnosi è possibile farla perfino senza interrogare il paziente. Semplicemente attraverso la qualità dell’irradiazione, i fenomeni , la loro localizzazione e le loro relazioni, è possibile riconoscere un “filo rosso” che permette di trarre delle deduzioni riguardo alle strutture della psiche profonda e alle caratteristiche dell’uomo quale individuo. E’ come se i disturbi si srotolassero “partendo da dietro”: la diagnosi non mette in primo piano il sintomo, ma la causa di esso.

Un altro grande vantaggio della DEPT è la correlazione temporale tra gli avvenimenti che entrano in questione quali cause della malattia. Questo è particolarmente importante nelle malattie psicosomatiche. Solo con queste basi una diagnosi può essere olista. “Visione d’insieme” con una sola occhiata, questo è il vantaggio determinante che la DEPT registra rispetto a molti altri metodi diagnostici. Al’espertol diagnosta DEPT essa trasmette informazioni riguardo allo stato di salute generale del suo paziente, per il quale, come di consueto, si dovrebbero effettuare numerosi esami separati. Con la DEPT, invece, il diagnosta può subito inquadrare se è presente un sovraccarico endocrino, tossico o degenerativo e al tempo stesso venir a sapere a quale livello – quello spirituale, psichico o fisico – deve essere fatta la terapia.L’accesso alla terapia e la sua messa a punto passo dopo passo non sono lasciati al caso, bensì tratti secondo una logica dalla conoscenza dello “stato complessivo del paziente”.